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Veicolo storico: vantaggi e limitazioni [L'assicuratore risponde]

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Veicolo storico: vantaggi e limitazioni [L'assicuratore risponde]

Articolo pubblicato su CamperLife - Aprile 2015

È conveniente, nel caso di camper con oltre vent'anni, stipulare una polizza come "veicoli storici"? Economicamente può valerne la pena, ma si va incontro a molti impedimenti, come ci spiega Eleonora Toninelli

Ho acquistato un veicolo del 1992. Mi hanno suggerito, per risparmiare, di fare una polizza come veicolo storico. Ho valutato i costi ed effettivamente ho un notevole risparmio. Per poter però usufruire delle agevolazioni mi hanno detto che devo effettuare un'iscrizione a un registro storico. Il mio assicuratore mi sconsiglia di stipulare un contratto in "convenzione veicolo storico". Cosa devo fare? (Lettera firmata)

La definizione di veicolo d'epoca o di interesse storico e collezionistico è disciplinata dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, che costituisce il vigente Codice della Strada, all'art. 60 e tali veicoli, in base al comma 1° di detta norma, sono anche da considerare come appartenenti alla categoria dei veicoli con caratteristiche atipiche.

Seppur tra le due tipologie non esista una differenza sostanziale, traendo in inganno chi non è un esperto del settore, l'attuale disciplina in materia di veicoli cosiddetti "storici", distingue tra veicoli d'epoca e veicoli di interesse storico o collezionistico.

Per veicolo d'epoca si intendono infatti tutti i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri (fonte ACI).

I veicoli di interesse storico e collezionistico sono, invece, tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. La domanda che nasce spontanea è sicuramente una: ma fondamentalmente che differenza c'è per l'utilizzo di queste categorie di autoveicolo?

Il nuovo Codice della Strada disciplina che la circolazione dei veicoli d'epoca può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All'uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione, rilasciata dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno e al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nell'autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo.

Invece i veicoli d'interesse storico o collezionistico possono circolare liberamente sulle strade, senza subire alcuna limitazione spazio / tempo, purché le originali caratteristiche e i dispositivi di equipaggiamento siano tenuti in perfetta efficienza e conformi a quanto previsto dal C.d.S. per numero e presenza, seguendo le prescrizioni di cui all'appendice V lettera f) punto b) annessa al Regolamento al C.d.S. Ma, seppur liberi nella circolazione, anche in questo caso deve essere posta una particolare attenzione nell'utilizzo. La destinazione e l'uso degli autoveicoli di interesse storico e collezionistico ammette alla circolazione esclusivamente per motivi storici o collezionistici, escludendo nella maniera più assoluta un'eventuale circolazione legata ad altri motivi.

È inteso che, qualora gestisca il suo veicolo come "storico" sia questo veicolo d'epoca o di interesse storico o collezionistico e stipuli un contratto di assicurazione con queste caratteristiche, dovrà essere consapevole delle limitazioni non solo di utilizzo ma anche contrattualistiche. Con l'attivazione di polizze dove venga richiama la clausola "veicolo storico" resta comunque escluso dalla garanzia l'utilizzo per finalità incompatibili con la definizione di tale veicolo, come sopra indicato.

Eleonora Toninelli